Palermo, Iachini: "La partita dell'andata è stata una gara particolare. Ci aspetta una gara complicata. Nessun problema con Barreto, è lui il mio Capitano. Orgoglioso di aver raggiunto Guidolin..."

21.02.2015 15:00 di  Gil Cusimano   vedi letture
Palermo, Iachini: "La partita dell'andata è stata una gara particolare. Ci aspetta una gara complicata. Nessun problema con Barreto, è lui il mio Capitano. Orgoglioso di aver raggiunto Guidolin..."
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© foto di Giorgio Sanseverino

L'allenatore del Palermo, GIuseppe Iachini, è stato oggi protagonista della consueta conferenza stampa alla vigilia della complicata trasferta capitolina contro la Lazio. Il tecnico ascolano ha parlato del difficile match che attende i suoi ragazzi, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "Domani sarà una gare importante, un ulteriore tappa di avvicinamento verso un obiettivo importante, la salvezza. Poi vogliamo arrivare a giocare più partite possibili per i tre punti. La partita dell’andata è passata, fa parte del calcio; penso che ci abbia lasciato sensazioni positive anche perché siamo usciti tra gli applausi dei nostri tifosi, cose che solo una tifoseria intelligente come quella palermitana poteva fare. Hanno apprezzato il gioco e la prestazione, quella partita è andata così. Pazienza. Il capitano lo decido io. Ed è Barreto. Ha un ruolo importante nella squadra e nello spogliatoio, pensiamo solo ad andare avanti senza pensare al resto, continuando a vincere. Sono orgoglioso di raggiungere Guidolin, col quale ho un ottimo rapporto e stimo molto. Quel che si arriva a fare, però, non deve essere mai un traguardo. Ci sono altre battaglie da vincere insieme alla società e all’ambiente. Guidolin, nella sua annata, aveva otto posti disponibili per l’Europa. Il ranking era diverso, oggi si è perso qualche posto. Diminuendo i posti diventa più difficile, ma per come siamo abituati a ragionare non ci accontentiamo di nulla. Io lavoro sempre su più situazioni tattiche. I moduli sono figli delle caratteristiche dei giocatori che si hanno disposizione. Valuterò il recupero di qualche ragazzo e sulla base di quello farò giocare la squadra. Prima abbiamo avuto qualche assenza in difesa, ora magari a centrocampo. E’ un momento particolare. Con l'allenatore biancoceleste, Pioli, abbiamo giocato insieme per sette anni, poi i percorsi sono diversi. C’è stima reciproca, a Palermo ha avuto una parentesi sfortunata ma i cavalli si vedono alla lunga. Ci aspetta una squadra forte e organizzata. Su Quaison dico che deve saper far tutto, ha ventuno anni ma è allenato per questo. Sta crescendo, può migliorare sul piano della personalità ma lui, come i suoi compagni, sa quel che deve fare. Ha qualità e caratteristiche per far male. L'assenza di Felipe Anderson non credo inciderà. Hanno pochi pensieri sotto questo punto di vista. Giocano con Candreva e Mauri, comunque. La Lazio ha giocatori importanti, gente brava sulle palle inattive e nell’uno contro uno. Dobbiamo anche essere attenti alla fase difensiva, oltre che ad attaccare". Il tecnico dei rosanero ha poi parlato della prima convocazione del baby Alastra, della querelle legata alle dichiarazioni di Lotito e degli ultimi dubbi legati alla formazione che scenderà in campo all'Olimpico contro i biancocelesti: "Ho convocato Alastra per la trasferta di Roma perchè ho voluto dare spazio a Fulignati in Primavera. Per la gara tenteremo di recuperare Bolzoni, vedremo se con qualche terapia riuscirà a giocare. Valuteremo se sarà possibile. Sull'espisodio che ha visto come protagonista Lotito dico che da uomo di sport non voglio pensare a possibili favori. Quella è una telefonata rubata, poi nello sport non si vince con la politica ma col sudore. Non conosco altro modo. Per quanto riguarda il mio futuro,io sono qua e ho un contratto. Non c’è neanche bisogno di fare domande. Quella dei giocatori in scadenza è una situazione che capita a tutti, a noi in maniera specifica. L’importante è non pensare a cosa succede fuori e restare concentrati. Il possibile impiego dal primo munto di Belotti? Magari dormo la notte e penso allo sviluppo della partita, e chissà che non possa esserci. Contano però i giocatori e le loro caratteristiche, bisogna lavorare sulla squadra".