Palermo, Zamparini: "Fallimento? Io sono sereno. La forza della squadra è il gruppo e Tedino"

12.12.2017 13:30 di Aldo Sessa   vedi letture
Palermo, Zamparini: "Fallimento? Io sono sereno. La forza della squadra è il gruppo e Tedino"
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Maurizio Zamparini fa visita al missionario palermitano Biagio Conte, per uno scambio di doni e dei consueti auguri di Natale con la stampa. Un incontro pieno di sorrisi e carità, nel corso del quale il patron ha commentato anche delle vicende rosanero, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: “Ogni volta che vengo qui mi commuovo. Trovo l’amore, entro qui addolorato ed esco con una grande forza per andare avanti, questo è un posto di pace. Aiuterò Biagio anche quando non avrò più il Palermo, la loro è la squadra più bella. Rischio fallimento? Io non ho mai rubato nulla, sono addolorato ma sereno. Mi guardo allo specchio e vedo una persona seria. Non voglio parlare di fallimento, leggendo certe notizie la città si fa prendere dalle emozioni degli anni passati. È normale che la gente reagisca così se vai a dire in giro che Zamparini è un deliquente. Debiti? Sono circa 32 milioni, molti dei quali verso dei procuratori che me li hanno portati via. Al mio legale spiegai che mi stavano truffando e Mascardi aveva intrapreso un’azione per circa 9 milioni; per la legge il lodo è esecutivo su tutto il territorio nazionale e allora mi venne proposto dai legali il concordato preventivo. “Mi dissero che in questo modo i vari procuratori sarebbero stati liquidati con il 20% della somma richiesta e il CDA ha poi approvato il mandato degli avvocati a procedere. Solo che ebbi lo scrupolo di chiedere di far controllare se era una strada percorribile e allora lo abbiamo ritirato; ma il Palermo non aveva bisogno di soldi, per carità, voleva solo risparmiare. Anche per quanto riguarda i soldi depositati presso Unicredit, li abbiamo spostati perchè temevamo venissero bloccati da quelli di Mascardi; poi la mia famiglia, tramite una nostra società, ha rilevato il debito e ha pagato. É una situazione normale: alla fine sono stato aggredito io. Mascardi alla fine ha avuto ragione: parliamo pur sempre di un calcio in cui i procuratori hanno rubato a tutti non solo il Palermo. Il Palermo ha 7 milioni di euro in debiti dilazionabili in 5 anni verso i procuratori, ma loro mi hanno portato via i soldi. Abbiamo fatto degli esposti in Procura ma non siamo preoccupati. La giustizia trionfa sempre, hanno visto i documenti. Io posso assicurare che non abbiamo mai fatto nulla di male. Se non fosse successo tutto questo magari l’accordo per la cessione del club poteva già esserci. Quanto successo ha bloccato gli investitori e c’è stato un danno a livello internazionale. Ho trovato le porte chiuse a livello finanziario. La Procura di Palermo è d’eccellenza, ma avranno ricevuto documenti sbagliati. Mi hanno mandato a casa la Finanza, aprivano le porte come se nascondessi droga. Non si fa, visto che sono conosciuto da 50 anni come una persona onesta. È una brutta Italia, ma nulla contro la Procura della città. Con Cascio c’è un rapporto giornaliero, ma il programma futuro del Palermo c’è già. Io rimango come consigliere, posso portare la mia esperienza ad un gruppo che darà al Palermo uno stadio e un centro sportivo e che può portare la squadra in Europa. La squadra, anche con le riserve, sta dimostrando di essere forte e formata da veri uomini. Ci sono già i finanziamenti per chiudere le operazioni che ci permetteranno di salire in Serie A. Baccaglini? E' giù dalla torre, è nelle mani di agenti che stanno investigando per documenti falsi che ho in mano io. Della cordata brasiliana non so nulla, domani invece mi vedrò con Cascio per incontrare degli investitori che possano mettere soldi nella società. Nestorovski? Ho preso altre due punte per affiancarle a lui. Certo, visto che l’ultima gara che abbiamo vinto senza di lui qualche pensierino può anche venirci (ride, ndr). La più grande novità è tutto il team, Tedino è il migliore, il numero uno. State vedendo giocatori come Jajalo, Chochev e Trajkovski che sono ritornati giocatori da Serie A. Balogh? È una scommessa che deve vincere Tedino, però è difficile perchè ha dei problemi causati dalla sua altezza. Contro la Juventus l’ho visto ed è fortissimo. Trajkovski è un ragazzo buonissimo, spero Tedino lo costruisca piano piano. Infortuni? Siamo preoccupati, stiamo cercando di capire. Coronado? Forse ha trovato la posizione giusta in campo. Ha bisogno di spazio, come seconda punta non ne ha. Può fare tutto, può giocare anche in porta (ride, ndr)”. E sulla rimodulazione degli stipendi: “Accordo raggiunto con tutti i giocatori, conviene sia  a loro che a noi, molte società lo fanno. Dybala? È un passaggio della carriera, ancora non sa che la felicità non è nei soldi. Ne uscirà fuori. Bisogna aspettarlo, sarebbe un peccato mortale fargli perdere l’entusiasmo".