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Palermo, Baccaglini: "Non c'è nessun inganno. Dimostrerò la serietà del progetto. Dobbiamo lottare tutti per lo stesso obiettivo"

di Claudio Puccio

Intervistato dal Corriere dello Sport, il Presidente rosanero Paul Baccaglini ha voluto ribadire, per l'ennesima volta, la serietà del suo progetto. Ecco le sue parole evidenziate da TuttoPalermo.net: "La gente mi incontri e mi chiede ‘E il closing?’, come mia figlia quando aspetta il Natale. Vorrei che fosse oggi così ci leviamo il pensiero. Non esistono inganni, solo date che verranno rispettate. Le perplessità dell’ambiente non mi toccano, ci sono abituato. Le avverto anche sotto le luci della ribalta ma per sono sempre state degli stimoli. Al reparto oncologico c’era un bambino che soffriva e la mamma che piangeva. Questo bambino era senza capelli ma con una cappellino del Palermo e un plaid rosanero che non toglie mai. Chi va in campo deve lasciare sudore, gol, polmoni e cuore per ricambiare l’affetto della città. Abbiamo lo stesso metodo della Ferrari, tutti uniti per lo stesso obiettivo. Anche noi abbiamo tante Mercedes da superare. Zamparini è una persona che può suggerirti un punto di vista alternativo, c’è sempre qualcuno da cui attingere. Sento il peso di un progetto che può cambiare la vita di molti, voglio dimostrare che la fiducia è stata riposta sulla persona giusta. Il calcio è una miniera d’oro che, a mio parere, non sfruttiamo. Va avanti come un telefono vecchio che bisogna trasformare in un Iphone. Bisogna rompere con il passato e con i poteri. Se posso spostare il calcio italiano anche solo di un metro è per il suo bene. In caso di resistenze cercherei di abbatterle. Dall’Italia ho preso l’amore per la famiglia, dall’America la monetizzazione del brand. Qui manca l’idea del business. Per esempio in Italia-Albania era la millesima gara di Buffon, vincevamo 2-0 ed andava sostituito per fargli prendere cinque minuti di applausi. Non è stato fatto ed è stato un errore. Da piccolo volevo diventare il campione, come Michael Jordan, le leggende si amano a prescindere dalla loro maglia. Un ragazzo nato a Palermo si attribuisce un prestigio o una gioia diverso da quello che può dare uno stranieri. Non per xenofobia ma per storia e cultura. Non serve andare ai Caraibi quando a Mondello c’è un mare straordinario“. Un’ultima battuta sui tanti tatuaggi che Baccaglini ha sul corpo: “Nel petto ho il ritratto di mia nonna su un mezzo busto della Madonna, lei mi ha fatto capire quanti sacrifici si facevano per mandare avanti la casa ma lo faceva sempre in silenzio e sempre sorridente. Sul cuore la scritta ‘Obrigado’ in quanto il Brasile mi ha fatto conoscere Thais. Sul fianco ho un mojito, mi ricorda il periodo libero delle Iene, i famosi 20 anni".