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Palermo, Foschi: "Per il momento non sarebbe una vendita totale. Zamparini resta..."

di Rosario Carraffa

Il Responsabile dell'Area Tecnica del Palermo, Rino Foschi, ha parlato all'agenzia Italpress, dove ha preannunciato possibili imminenti novità per il club rosanero impegnato nella corsa promozione, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Zamparini sta facendo un tipo di operazione per la cessione di quote societarie, ma lui rimarrà perché chi compra questa percentuale della società, che sarà molto alta, ha fiducia in lui e nel suo lavoro. Per il momento non sarebbe una vendita totale, ma quello che conta è che si può fare un certo tipo di mercato, tenere questo organico e potenziarlo se serve e questo è molto importante. Si tratta di un gruppo straniero, un gruppo molto serio. Zamparini resta per dare una mano con la sua esperienza, se avviene questa cessione sono convinto non dico che torneremo a fare quello che abbiamo fatto nel passato, ma faremo di nuove cose importanti. Non sta facendo questa operazione con il primo avventuriero, per lui è un sacrificio cedere la società, vuole darla in mani sicure e fare cose importanti della città, si parla della squadra e dei risultati del Palermo, ma anche del futuro di questa città. Lui non si è arricchito con il Palermo e lavora per non abbandonare la società ma per renderla ancora più forte, per lasciare qualcosa di importante per la città. Adesso è il momento di giudicare Zamparini per quello che sta facendo e che vuole fare per lasciare la società e la città in mani sicure. Questa è una città speciale, ho lavorato in tante piazze, ma vuoi per i risultati, vuoi per l’affetto della gente qui è stata un’esperienza unica. Sono tornato molto volentieri. I tifosi? Nel 2002 tutto era diverso. Zamparini è stato un po’ abbandonato, ma il pubblico ha anche le sue ragioni. A Palermo il calcio è molto importante, la retrocessione è stato un duro colpo. Quando la gente è abituata bene e non vengono i risultati, si fa fatica ad accettare certi periodi, ma il presidente anche per la crisi che ha preso tutti gli imprenditori d’Europa e del mondo certe disponibilità non le aveva più. La Serie B? Visto il nostro organico e quello che possiamo fare abbiamo serie possibilità di andare in Serie A. Sarebbe la famosa ripartenza di cui ha bisogno la città. Ora mi serve l’aiuto del pubblico. Con il Pescara ho bisogno di 20-30 mila persone, con i tifosi allo stadio non ci sono alibi; con i tifosi è tutta un’altra cosa. Il Palermo se tutto funziona bene è la squadra più forte".