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Emergenza Coronavirus, Musumeci: "Aprire l'Isola? Aspettiamo il dato epidemiologico"

di Rosario Carraffa

Intervenuto sulle colonne del quotidiano Il Messaggero, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha affrontato il tema delle riaperture, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Noi in Sicilia abbiamo fatto un'ordinanza che impedisce di entrare nella regione non fino al 4 ma fino al 7 giugno. E ora dobbiamo farne un'altra che confermi questa o la modifichi. Con il cuore aprirei l'isola ai turisti già dal 7 giugno. Ma con la ragione dico: aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo. Ma tutti insieme, presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Non si può avviare la nuova fase in una logica da macchia di leopardo. Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti". Musumeci, alla domanda su come reagirebbe se la Campania, mentre gli altri aprono ai viaggi e al turismo, invece chiudesse distinguendosi risponde così: "Se lo facesse, provocherebbe gravi problemi. Perché, ripeto: dev'essere omogenea e nazionale la riapertura della mobilità. O si autorizza in tutte le regioni o in tutte la si impedisce. Questo deve deciderlo il governo di Roma e il summit finale che faremo sabato serve anche a stabilire questo punto cruciale. Non dev' essere una partita a dama la riapertura della mobilità tra le parti d'Italia ma un gioco di condivisione". Sull'ipotesi passaporto sanitario, fa sapere: "Chiamiamolo come vogliamo. Io lo chiamo protocollo per poter garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in Sicilia arriva e di chi in Sicilia vive. Stiamo lavorando per mettere a punto questo documento che dia serenità a tutti. A chi arriva chiederemo garanzie sullo stato di salute, informazioni sulla situazione familiare a proposito di malattie e virus e altre notizie. Nelle prossime ore decideremo che cosa deve presentare un turista lombardo o di altra provenienza. Occorre filtrare, nel rispetto di tutti e senza fare discriminazioni, chi arriva da noi".