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ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET - Ex Rosanero, Lugnan: "I rosa hanno bisogno di innesti o si rischia un brutto campionato. Catania? Lo Monaco ha ripreso le redini..."

di Marcello Scuderi

L'ex attaccante del Palermo Luca Lugnan, che ha collezionato nella stagione 1999/2000 31 presenze e 6 reti, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa e Giuseppe Vanella per TuttoPalermo.net durante "Today Sport", trasmissione in onda ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.

Da ex Palermo cosa ne pensi della rosa attuale del Palermo e in particolare su Posavec?
"Credo che la rosa abbia bisogno di innesti, in questo momento si rischia un campionato molto sofferto, le concorrenti si stanno rinforzando ed anche il Palermo ha bisogno di trovare giocatori all'altezza del campionato di Serie A. Per quanto riguarda Posavec io penso che la spina dorsale di una squadra sia fondamentale, intorno poi puoi farci crescere i ragazzini ma l'ossatura deve essere consolidata. In generale credo che bisogna cercare i giovani italiani, ce ne sono di bravi nelle categorie inferiori che hanno grande talento".

Secondo te chi sarà l'antagonista della Juventus nella prossima stagione?
"Credo che anche quest'anno i bianconeri domineranno il campionato, si sta perfezionando anche l'arrivo di Gonzalo Higuain che aumenterà il gap con le concorrenti. Napoli, Roma, Inter e Milan sono almeno un gradino sotto".

Qual'è il tuo più bel ricordo in maglia rosanero?
"Il goal che ho fatto in rovesciata in Coppa Italia, è un ricordo che porto nel cuore".

Hai giocato anche a Catania, pensi che gli etnei possano risalire già da questa stagione?
"Credo che Lo Monaco abbia ripreso in mano le redini e sta allestendo una buona squadra, le vicissitudini societarie dispiacciono ma finchè non arriva chiarezza e soprattutto garanzia economica le cose diventano difficili, lo stesso discorso credo si possa fare anche per quanto riguarda il Palermo".

Cosa fa oggi Luca Lugnan?
"Ho iniziato a fare l'allenatore in seconda a Portogruaro, adesso da sei anni dirigo squadre in eccellenza. Sono relegato in Friuli, regione dove il calcio professionistico praticamente non c'è a parte Udinese e Pordenone. Senza le giuste conoscenze diventa difficile il mestiere da allenatore".

Quale differenze trovi tra essere giocatore e allenatore?
"Se sei un bravo giocatore prima o poi entri nei professionisti e riesci a fare una buona carriera, da allenatore invece è molto più difficile, la bravura non basta per riuscire ad emergere".