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Palermo, Corini: "Oggi ho ricevuto una risposta straordinaria dal gruppo, credo nella salvezza. Meritavamo di fare punti, il gruppo ha le qualità per giocarsi la permanenza in Serie A"

di Giuseppe Dragotto
Eugenio Corini

A fine gara, il tecnico rosanero Eugenio Corini è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium, analizzando la gara contro la Fiorentina persa 2-1 al 93', ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net:  “L’approccio alla partita da parte del gruppo è stato ottimo, ho ricevuto una risposta straordinaria. Io sono qui sulla panchina del Palermo perché credo nella salvezza. Abbiamo subito un gol che ha causato una sconfitta immeritata. Era un modo per fargli capire che io sono con loro e soffriamo tutti insieme. Il punto ci sarebbe servito anche a livello mentale. Noi lottiamo sott’acqua, ogni tanto abbiamo bisogno di riemergere per prendere aria e non far scoppiare i polmoni. Ma sono sicuro che porteremo il Palermo dove merita di stare. La squadra sa quale è il campionato, oggi ho capito che ce la faremo, vista la partita della squadra. Ai miei ragazzi ho detto che possiamo farcela. Oggi il Palermo meritava di portare a casa punti. Nel cuore dei miei ragazzi deve rimanere lo spirito mai domo mostrato oggi. Abbiamo qualità importanti per giocarci la permanenza in Serie A, la categoria che compete a questa piazza. Questo è il nostro scudetto, dobbiamo arrivare primi in questo mini-girone. Potevamo accontentarci di un punto? Non si può scendere in campo con l’idea di fare un punto, bisogna avere sempre equilibrio. Eravamo in pieno controllo della partita e stavamo per segnare il 2-1. L’equilibrio è fondamentale per rompere l’inerzia all’avversario, provando sempre a recuperare palla e attaccare l’area avversaria. Cosa ho detto alla squadra a fine partita? Questa gara è stata preparata in un clima particolare, considerate che i ragazzi venivano da 120 minuti del match di Coppa Italia. Questi ragazzi è da mesi che stanno soffrendo. Per noi anche un punto è vita: dobbiamo entrare nell’idea che ci serve carattere e forza per affrontare le innumerevoli difficoltà. In che lingua ho parlato alla squadra? Devo dire che tutti stanno imparando la lingua, ma comunque nel calcio i gesti contano più di ogni parola. Posavec? E’ un talento, va accompagnato anche quando commette qualche errore. Per ora è la nostra soluzione migliore e dobbiamo dare continuità a questo progetto intrapreso a inizio anno. Espulsione Tomovic? Penso che dobbiamo concentrarci sullo spirito e sul fatto che possiamo ribaltare la situazione, è inutile commentare quello che è successo perchè è abbastanza scontato".