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Palermo, Vido: "Il mio arrivo a Palermo? E’ un orgoglio essere qui e darò il massimo per la squadra. Si respira aria di unione in questo spogliatoio"

di Gabriele Di Tusa

Luca Vido, attaccante del Palermo, è intervenuto in conferenza sul suo impegno in questo nuovo Palermo targato City Group ma non solo. Ecco quanto ha raccolto TuttoPalermo.net: “Sono stato in prestito in tante squadre, ma Palermo probabilmente è la piazza più grande in cui sono stato. Sarebbe un onore poter continuare qui, ma siamo a settembre: spero di convincere tutti. A Manchester si è visto che il progetto c’è. Rimanere in questa famiglia sarebbe un onore. l mio arrivo a Palermo? Sicuramente per tanti giocatori è un punto d’arrivo, una squadra storica e chiunque ci è stato me ne ha sempre parlato bene. E’ un orgoglio essere qui e darò il massimo per la squadra, per vincere ogni partita. A livello personale, fare gol è bello ma a me piace giocare a calcio, divertirmi me e far divertire squadra e tifosi. Il mio infortunio? Ho sentito un piccolo affaticamento e con il mister ho deciso di fare un lavoro differenziato per essere a disposizione sabato. Io sono arrivato qui e mi ha impressionato tantissimo il fatto che questa squadra è un grande gruppo, tutti grandissimi ragazzi. Ad esempio, tutti mi hanno subito chiesto notizie per questo piccolo affaticamento, anche se sono qua da appena 3 settimane; dimostrano di tenerci. E’ un senso di unione e compattezza che può fare la differenza, in Serie B fa più del 50%. Possiamo toglierci delle soddisfazioni. Mi sono trovato bene con i compagni fuori dal campo, ma anche dentro il campo. Vedo grande disponibilità da parte di tutti. Il mio ruolo? Ho spesso giocato a due punte, per me giocare 4-3-3 è un po’ una novità ma mi piace. Se uno è bravo a giocare calcio, gioca dappertutto. Conosco le mie qualità e so cosa posso dare: spero di giocare il più possibile. L’Atalanta? Sono stato in prestito in tante squadre, ma Palermo probabilmente è la piazza più grande in cui sono stato. Sarebbe un onore poter continuare qui, ma siamo a settembre: sarebbe troppo difficile dirti se andrà bene, spero di convincere tutti. A Manchester si è visto che il progetto c’è. Rimanere in questa famiglia sarebbe un onore. Con chi ho parlato di Palermo? Ne ho parlato con un mio grande amico, Giovanni Crociata: sono andato a visitarla un paio di volte. Avevo già sentito anche Segre prima di venire qua. Soleri? Lo conosco dai tempi delle nazionali, ci ho anche giocato assieme. Palermo è un’altra tappa della mia carriera, che mi farà crescere: competere con questi attaccanti come Brunori e Soleri è uno stimolo. Uno stimolo per dimostrare di poter stare a Palermo. Sono venuto qua per dare il meglio mettendo a frutto tutte le mie esperienze, essere la miglior versione di Luca per aiutare i compagni e lo staff. Sarebbe un onore restare qui, cercherò di convincere tutti. Brunori ha fatto bene, Soleri ha fatto bene. Farò di tutto, per guadagnarmi il posto, fare il massimo per giocare: in coppia oppure nell’attacco a tre. Cosa penso della Nazionale? Per me la maglia azzurra è sempre il sogno, secondo me non c’è maglia di club che tenga. Una convocazione a Palermo sarebbe tanta roba, lavorerò per guadagnarmela a un giorno. Anche perché vedo che il ct guarda anche in Serie B. Se giocare con Brunori è il mio obiettivo? Farò di tutto, anche per quanto riguarda il cibo e il riposo per mettere Corini in condizione di farlo giocare. Ma se il Palermo andasse in Serie A senza Brunori e Vido in campo… non sareste contenti lo stesso? (ride, ndr.). Il Palermo non può più sbagliare adesso? Facevamo il massimo anche prima in realtà, ma purtroppo il risultato non è arrivato. Questi giorni a Manchester hanno aiutato a compattarci. Posso dire che certamente vedrete un Palermo che lotterà su ogni pallone"