La Marsa I.G.S. Football Conference, Ag. Caliendo: "Ecco come è nata la professione dell'agente. Schillaci? E' stato un uomo eccezionale, ci sentiamo spesso"

03.10.2018 11:12 di  Rosario Carraffa   vedi letture
La Marsa I.G.S. Football Conference,  Ag. Caliendo: "Ecco come è nata la professione dell'agente. Schillaci? E' stato un uomo eccezionale, ci sentiamo spesso"
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© foto di Balti Touati/PhotoViews

A "La Marsa I.G.S. Football Conference", è intervenuto come primo ospite il noto agente Antonio Caliendo, che ha ricevuto il premio alla carriera, ha parlato di come è iniziato il mestiere di procuratore ed ha affrontato diversi temi, ecco quanto raccolto da TuttoPalermo.net: "La professione dell'agente per me fu un caso, io facevo l'editore. L'intuito che mi ha trasmesso qualcuno è stato quello di far emergere il talento di qualche giovane. L'idea dell'agente è nata mentre leggevo il Corriere dello Sport, dove pubblicarono la foto di un ragazzo di 17 anni che era Giancarlo Antognoni, dove il padre era contadino e la mamma aiutata con lavoretti, famiglia umile ma onesti. Il ragazzo fu trasferito da Torino alla Fiorentina e lo prese per 700milioni di lire. Io facevo il diario sportivo e misi la foto di Antognoni proprio in prima pagina. Lui dormiva con un altro ragazzo in una piccola stanza. Quando dovevo mettere Antognoni mise la firma per la deliberatoria senza neanche leggere. Questa cosa mi fece scattare l'idea della professione di agente, perchè serviva qualcuno che gli curasse gli affari. Il giorno dopo ho aspettavo che finisse l'allenamento per comunicare di volere lavorare io per lui per occuparmi di tutta la sua gestione come pubblicità ecc... e così è nata la professione di procuratore". Ha parlato anche di Roberto Baggio che ha avuto nella propria scuderia: "In quel momento ero il solo a fare il lavoro di procuratore, i miei primi concorrenti me li sono creati in casa e poi si sono messi in proprio allargando la catena. Anche per Baggio fu un caso, ero all'aeroporto di Roma, dove incontrai Gianni Di Marzio, che mi parlò di Baggio. La prima partita del Vicenza sono andato subito a vederlo ed ha fatto cose straordinarie nei primi 9 minuti con due palle goal e poi l'infortunio. Io andai sotto lo spogliatoio e non c'era nessuno della società che gli faceva compagnia. Ho parlato con lui piangeva ed aveva freddo. L'ho accompagnato a casa dove ho conosciuto i genitori e loro hanno iniziato a prendermi in simpatia e mi hanno fatto presentare il figlio. Antognoni ha dato la svolta per il ruolo dei procuratori, mentre Baggio ha dato la svolta per la cura di un infortunio al menisco ed ai legamenti. Prima erano tutti legamenti artificiali e i giocatori a volte smettevano dopo questo genere di infortuni. Ma c'era un professore che aveva affrontato una nuova tecnica proprio per questo genere di infortuni. Lo staff del Vicenza lo avevano portato via per operarsi, ma gli dissi di farlo tornare a casa per andare da Busquet in Francia ad operarsi, altrimenti non avrebbe giocato più. Si operò in Francia a Saint-Etienne. La Fiorentina gli offrì un contrato di 4 anni, ma gli spiegai che era non a suo favore perchè se entro 6 mesi non tornava a giocare potevano rescindere il contratto. Antognoni sbagliò solo il fatto di non accettare la Juventus, rimase a Firenze ma non venne mai ripagato. Ora è tornato in società ma come è giusto che sia visto che ha dato tutta la carriera a questa società. Hanno messo dentro un personaggio vicino ai tifosi". Ha continuato parlando di Totò Schillaci: "Io sono affezionato a Totò, ci sentiamo anche oggi. E' stato un uomo straordinario. Ebbi un problema con la mia società e tutti andarono sui miei giocatori per portarmeli via, Schillaci uscì con una dichiarazione e disse fino a quando campo Caliendo sarà il mio procuratore". Si è espresso anche su Hernan Crespo: "Lui lo vidi giocare al River Plate, presi diversi giocatori ma non presi lui. Non mi piaceva, perchè tutti i goal fatti li aveva fatti grazie ad Ortega. Crespo mi ha deluso dal punto di vista umano e non lo stimo come persona". Si è espresso così su David Trezeguet: "Lui era molto richiesto, c'era anche l'interesse del Barcellon, ma scelse la Juventus e quindi Torino. Lui è un altro di quei giocatori che stimo come calciatore e come uomo. Trezeguet a fine cariera voleva venire nel Modena dove c'ero io, ma purtroppo non era idoneo più a potere giocare". Ha concluso parlato dell'Agente Claudio Pasqualin: "Per me ha aperto una nuova strada. Quando ho sentito avvocato ho pensato finalmente anche persone di più alta cultura stanno pensando a questa professione. Ed è stato un bene. Io penso oggi a fare una nuova professione, il procuratore non può lavorare solo. La famiglia oggi cattura il giocatore ed il vero procuratore che spera sempre nel vedere il proprio figlio diventare calciatore è il padre o qualcuno della famiglia e quindi c'è poco spazio. Ora la nuova professione di noi esperti è quello di diventare i consulenti delle famiglie, mentre i giovani devono collocarsi subito a qualche organizzazione importante per potere lavorare".