Palermo, Belotti: "Il presidente vuole motivarmi, lui ci punge nell’orgoglio per farci dare di più"

30.03.2015 11:14 di  Ugo Orlando   vedi letture
Palermo, Belotti: "Il presidente vuole motivarmi, lui ci punge nell’orgoglio per farci dare di più"
TuttoPalermo.net
© foto di Federico De Luca

In un'intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, l'attaccante Andrea Belotti ha parlato così della sua situazione, ecco quanto evidenziato da TuttoPalermo.net: "Vuole motivarmi. Qualcosa di simile è accaduto l’anno scorso a Dybala. Lette quelle frasi, il dispiacere è passato in fretta, ho pensato subito ad allenarmi. Lui ci punge nell’orgoglio per farci dare di più. Per il Palermo sono un capitale importante, il presidente ha speso tanto per riscattarmi e crede nelle mie potenzialità e voglio ripagarlo con i fatti. Rinnovo? Sia io che il club vogliamo prolungare e ne sono felice. Sono informato della trattativa, ma si occupa di tutto il mio procuratore. Cosa penso della Serie A? Pensavo fosse molto difficile, prima di debuttare. Giocando ho capito che il livello è altissimo, visto spesso gli avversari affrontati hanno giocato in Champions o ai Mondiali. Rispetto alla B ci sono molti meno spazi e i tempi d’esecuzione devono essere più veloci. È chiaro che m’aspettassi di giocare di più, ma sono un esordiente e ho davanti due fenomeni come Vazquez e Dybala. Forse tifosi e giornalisti pensavano potessi fare meglio, ma credo di aver dato una mano. Non è semplice giocare spesso pochi minuti a partita. Gol più importante? Non so scegliere tra quello al Sassuolo o al Verona, squadre con cui abbiamo vinto in extremis. Mi resta nella mente la doppietta al Napoli, in una partita che sembrava persa e alla fine abbiamo pareggiato. I numeri sono importanti, ma voglio lavorare e migliorare. Se mi sarà data la possibilità mi farò trovare pronto. Oltre al futuro penso a questo finale di stagione. Spero di trovare più spazio, penso che solo giocando con più continuità si possano notare certi progressi e si possa entrare in forma. Sarebbe il modo migliore per arrivare agli Europei Under 21. Se faro bene in Nazionale sarà un vantaggio anche per il Palermo. Iachini? Mi aiuta a crescere ogni giorno. Spesso mi lascia in panchina, ma mi ha coinvolto in ogni incontro. Ci sono tanti miei compagni che hanno giocato meno e non si lamentano, pensano al bene del gruppo, come me. Sarebbe anormale non avere dentro tanta voglia di giocare e restarci male se si scende in campo poco, però la considerazione dell’allenatore per me c’è. Sono stato quasi sempre il primo o secondo cambio. Il mister, come tutto il Palermo, sta facendo un grande campionato e ci sta che possa piacere a qualche squadra. Ha creato il nostro grande gruppo. Mi auguro che la sua partenza sia solo frutto di voci, penso che si trovi benissimo a Palermo. Le parole di Baccin sono quelle della società e mi confermano la fiducia. Gattuso è uno che ha vinto tutto, che mi ha dato molto da allenatore, anche se per un breve periodo. Essere paragonato a Sheva, il mio idolo, è un onore, ma ho tanta strada da fare. Spero sempre di giocare, ma tifavo per Shevchenko più che per i rossoneri. Nella squadra di Inzaghi non ci sono bomber del calibro dell’ucraino, ma gente come Menez e Destro non si discute. Proveremo a batterli come all’andata, ma restano una grande squadra e sono in ripresa. A noi tutti, non solo agli attaccanti, ultimamente è mancata un po’ di cattiveria, ma siamo compatti e sono certo che ritorneremo al gol”.