Palermo, quando il monte ingaggi diventa un problema

01.07.2015 13:13 di  Claudio Puccio   vedi letture
Maurizio Zamparini
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Maurizio Zamparini
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Già da qualche mese il Palermo ha intrapreso una politica di abbattimento dei propri costi, in particolare del monte ingaggi dei giocatori. Il Presidente Maurizio Zamparini ha detto chiaramente che il tetto previsto è di 600 mila euro netti all'anno per ciascun contratto. La strada intrapresa, in un periodo di forte crisi economica che attraversa il Paese in tutti i campi, è sicuramente lodevole ma spesso va a scontrarsi con le ambizioni sportive. I calciatori, si sa, non sono molto inclini a ridurre le proprie pretese economiche, e questo porta ad inevitabili conseguenze: basti osservare le difficoltà nel rinnovare alcuni contratti, gli ultimi esempi sono quelli di Achraf Lazaar, Michel Morganella (da oggi svincolato) e il capitano Stefano Sorrentino. Inoltre il Palermo si trova nell'impossibilità di provare ad intavolare una trattativa con alcuni giocatori, si potrebbe riportare l'esempio dello svincolato Giampaolo Pazzini attualmente svincolato, giocatore che farebbe comodo ma che è fuori portata proprio per questi motivi. In questa situazione, forse sarebbe necessario un direttore sportivo più esperto e navigato di Manuel Gerolin, grande scopritore di talenti ma poco abituato alle difficoltà della "jungla" del calciomercato. Vedremo se la società rosanero riuscirà a sopperire con le idee alla politica di austerità introdotta.