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TUTTOPALERMO.NET- Ex Palermo, Miccoli: "I tifosi meritano più, mi manca la vita a Palermo, per i rosa ho dato tutto. Nuovo Miccoli? Direi Insigne"

01.07.2017 16:04 di  Marcello Scuderi   vedi letture
ESCLUSIVA TUTTOPALERMO.NET- Ex Palermo, Miccoli: "I tifosi meritano più, mi manca la vita a Palermo, per i rosa ho dato tutto. Nuovo Miccoli? Direi Insigne"
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Fabrizio Miccoli ex capitano del Palermo che ha vestito la casacca rosanero dal 2007 al 2013 con 74 reti in 165 presenze in serie A (totali 179 presenze e 81 reti), miglior marcatore di tutti i tempi del Palermo, di cui è anche il goleador assoluto in Serie A; dei rosanero è anche il giocatore con più presenze in massima serie e che è stato eletto dai lettori di TuttoPalermo.net miglior attaccante dell'era targata Maurizio Zamparini, è stato intervistato in esclusiva da Rosario Carraffa ed Aldo Sessa per TuttoPalermo.net nel corso della trasmissione radio e tv "Today Sport" in onda ogni sabato e domenica dalle 14:05 alle 17:00 su Radio Tivù Azzurra.

Cosa pensi della vittoria in questo sondaggio, ennesima prova dell'affetto dei tifosi rosanero?
"Fa molto piacere, vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatta e che ho lasciato un buon ricordo. Mi riempie di grande orgoglio sapere di essere ancora apprezzato a Palermo".

In maglia rosanero hai fatto tanti goal, quale rete in particolare porti nel cuore?
"Poter entrare nella storia del Palermo era un obiettivo che avevo da quando sono arrivato, ce l'ho fatta nonostante tutto e tutti e ne sono orgoglioso e fiero. Sono tanti i goal che ricordo, quello su rigore contro la Sampdoria tirato con il crociato rotto, goal che mi porto dentro con grande orgoglio, come il mio centesimo goal in A contro il Catania o il goal da centrocampo contro il Chievo".

Cosa ti manca di Palermo?
"Mi manca tutto, sia essere un giocatore del Palermo che la città di Palermo. Avevo instaurato un rapporto fantastico con tantissime persone, Palermo  l'ho vissuta a 360° e mi manca proprio la vita quotidiana nel capoluogo siciliano".

Parlando di calcio giocato, Nestorovski ha fatto 11 reti nonostante la retrocessione. Che ne pensi?
"Mi piace molto, è uno che lavora per la squadra e se ha l'occasione mette la palla in rete, lo ha dimostrato. Il mio parere personale è assolutamente positivo".

C'è in Italia un nuovo Miccoli?
"Non te lo so dire, quelli che mi possono assomigliare possono essere Mertens ed Insigne, soprattutto quest'ultimo che parte dalla sinistra. Lui ha il grande merito di fare molto anche in fase difensiva, cosa che io non ho mai fatto e che a lui riesce bene. Mi rivedo in uno di loro due".

Secondo te ci sono possibilità di vederla a Palermo in altra veste?
"Sto lavorando già per conto mio alla scuola calcio, abbiamo fatto le final six con le giovanissimi regionali, ho già fatto uscire 14-15 ragazzini e sono molto soddisfatto, farò il corso da direttore sportivo a settembre e poi vedremo. Mi piacerebbe poter tornare da dirigente, ma non posso dire nulla, non meritavo di lasciare Palermo in quel modo, spero che tutto possa finire per poter tornare a lavorare nel calcio come so fare. Quando ho scelto Palermo non ho pensato a soldi o fama, ho scelto la piazza e non me ne sono mai pentito. Ho dato tutto me stesso per i colori rosanero e per me è un onore aver indossato la fascia da capitano".

Cosa pensi del mancato closing in dirigenza rosanero?
"Posso pensare solo quello che pensano tutti, abbiamo visto quello che è successo tramite i giornali. Ognuno si è fatto un'idea, c'è chi dice che è stata tutta una farsa, che ci dice sia tutto reale. Io una mia idea me la sono fatta ma la tengo per me. Spero solo da capitano, perchè io mi sento ancora capitano, che chiunque sia presidente possa creare una squadra all'altezza. I tifosi meritano di più, non si meritano di essere gli zimbelli d'Italia".

Cosa ne pensi di Tedino, nuovo allenatore?
"E' un allenatore molto preparato, ho visto come giocava il Pordenone e secondo me è il tecnico giusto, bisognerà ascoltarlo sia in chiave mercato che in chiave tattica per poter vedere un Palermo giocare come vuole".

Qual è stato il compagno con cui hai avuto il miglior feeling?
"Senza dubbio Amauri, avevamo caratteristiche differenti e ci completavamo a vicenda. Purtroppo abbiamo giocato troppo poco insieme ma avevamo un'intesa pazzesca, basti vedere i goal contro il Livorno o contro la Fiorentina con il suo passaggio no look che io sapevo già sarebbe arrivato, ne ero sicuro".

Chiudiamo parlando di Diamanti, poteva fare qualcosa in più lo scorso anno o restare in B il prossimo anno?
"Credo che anche lui stesso avrebbe voluto dare di più ma non era facile. Quando in uno spogliatoio si parlano tutte le lingue tranne l'italiano poi in campo si fa fatica. Anche ai miei tempi c'erano tanti stranieri forti, ma il gruppo forte era composto da me, Nocerino, Migliaccio, Balzaretti eccetera, parlare la stessa lingua è fondamentale".