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Palermo, una sconfitta figlia di tante piccole sfaccettature

di Giovanni Chinnici

Siamo sicuri che se Palermo e Lazio rigiocassero con le stesse rispettive intensità il match di ieri anche altre 100 volte, difficilmente finirebbe come ieri. Erano anni, forse dai tempi di Delio Rossi che non vedevamo il Palermo esprimere una qualità offensiva come quella di ieri, ma alla fine perdere in modo così sonoro e obiettivamente immeritato. Una sconfitta figlia di tante piccole sfaccettature, un'insieme di combinazioni sfavorevoli che alla fine hanno determinato il pesantissimo passivo. La poca concretezza sotto porta nel primo tempo, quando almeno in tre occasioni i rosa si sono presentati a tu per tu con il portiere avversario non riuscendo a batterlo, sicuramente rappresenta l'anello di congiunzione negativo di tutto il match. Secondo aspetto che ci piace sottolineare riguarda l'arbitraggio, che non ci è parso totalmente lineare. Almeno due i possibili rigori negati ai rosa, con il punteggio sullo 0-1, e tutta una serie di falli a limite dell'area, soprattutto su Paulo Dybala, valutati, secondo noi di TuttoPalermo.net, in modo non corretto. Terzo aspetto l'assetto tattico, forse il 3-4-1-2 da incisività all'attacco, ma sbilancia troppo la difesa, sette gol subiti in due partite. Forse sarebbe opportuno tornare ad un più prudente 3-5-1-1? Vedremo, di sicuro l'assenza dei difensori titolari, Ezequiel Munoz e Giancarlo Gonzalez, ancora mai utilizzati dal tecnico, non sta certo facilitando la costruzione di un assetto difensivo compatto.